nasconde la sua sieropositività per cinque anni

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02/03/2020 16:55 #1 da Vincenza
Salve, dopo circa sette mesi di riflessioni  dall'evento che mi ha traumatizzato,ho deciso di portare la mia esperienza. 
Sono stata in coppia per cinque anni con il mio compagno sieropositivo da oltre vent'anni e non lo sapevo, lo ha taciuto e forse neanche me lo avrebbe mai detto, se non fosse stato per un gravissimo incidente stradale, che ha portato fuori tantissime verità.
Mi spiego. Il mio compagno a seguito dell'incidente entra in coma, poi ci dicono che la situazione è preoccupante. Resto vicino a lui con il terrore che potesse morire e me ne prendo cura, nonostante le invadenze della sua ex moglie. Passo intere giornate in terapia intensiva, al suo fianco. Lentamente esce dal coma , ma non è in grado ancora di parlare.....e proprio in questa frangente, che i medici dell'ospedale, si accorsero che io ignoravo la sua malattia e  chiedono alla famiglia di mettermi al corrente dello stato di sieropositività. Quando i medici dell'ospedale mi danno la conferma aggiungono anche che considerando gli anni di relazione e il non uso di preservativo, al 90% avevo contratto il virus. Sono rimasta scioccata e andai in pezzi. L'uomo che diceva di amarmi, con molta probabilità mi aveva ammalato. I medici mi dissero di fare il test e che comunque stavano aspettando i risultati della viremia.La sorella accenno qualcosa in merito alla terapia, ma io avevo perso ogni aderenza con la realtà.

In seguito gli stessi medici non mi diedero più notizie e alle mie richiesta ripetevano che dovevo fare il test. E lo feci  dopo una settimana ,  era negativo, ma la tensione  era talmente alta che ancora oggi non ne vengo fuori.
Quando riprese coscienza, si faceva forte del fatto che era terapizzato e che io non avevo corso nessun rischio, ma che se fossi risultata positiva al test, sarebbe stato a causa della mia relazione precedente e che lui controllava costantemente la sua viremia di nascosto da me.
Non ci furono parole di scuse ma anzi, accuse di violazione della sua privacy, nel caso ne avessi parlato.

Poi col tempo voleva riavvicinarsi a me, disse  aveva mentito per paura di non essere accettato, aveva voluto la relazione ed era certo del fatto che se io avessi saputo la verità lo avrei lasciato. 
 Ora oltre al  rischio di contagio, che pare  non ci sia stato, vorrei porre l'attenzione ad altri rischi: tacere, mentire ed omettere la verità, in coppia, specialmente quando si stà costruendo qualcosa è rischioso per altri motivi. Si perde completamente la fiducia, ci si sente quasi violentati a non aver potuto avere la possibilità di scegliere . Ma il rischio più grosso lo corsi in ospedale, perchè nel momento della scoperta, avrei anche potuto fargli del male, sfiorai la pazzia.
Poi ho separato  due aspetti,  essere disonesti credo sia legato agli aspetti della personalità a prescindere dalla malattia.Spero che questa mia esperienza sia di aiuto a chi vive o a vissuto una situazione simile. La malattia può non essere il problema, ma è come viene affrontata.
Vincenza

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03/03/2020 14:18 #2 da VERO
Una persona in terapia con viremia non rilevabile non e' piu' infettiva ,quindi non hai rischiato nulla .Se te la sei presa con lui perché non ti ha detto di essere hiv positivo ,puoi sempre lasciarlo ….

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07/03/2020 14:29 - 07/03/2020 14:31 #3 da shok51
confermo ciò che ha scritto Vero, una sieropositivo in terapia che si controlla regolarmente con viremia non rilevabile  > 20 non trasmette il virus, cmq io il preservativo lo avrei usato lo stesso

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09/03/2020 20:14 #4 da Vincenza
Risposta da Vincenza al topic nasconde la sua sieropositività per cinque anni
Mi sono allontanata da subito, credevo si capisse, non sono arrabbiata, ma terribilmente delusa. In termini di fiducia,  base di un rapporto duraturo, lui non ha investito niente. Comunque credo che avrei avuto il diritto di scegliere  di stare con un sieropositivo e/o chiunque altro e non è discriminazione, visto che non sapevo,  ma libertà di scelta. In questo caso credo che lui abbia discriminato me e pare pure che ci siano moltissimi casi simili al mio. Prendersi la responsabilità di ciò che si è e di ciò che si porta in un rapporto è di base onestà, di  qualunque cosa si tratti.
In ultimo, se lui aveva il diritto di nasconderlo anche a me, compagna da cinque anni, com'è che i medici hanno ritenuto indispensabile che io non solo  sapessi, ma che facessi il test perchè il pericolo del contagio era altissimo? Grazie

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31/03/2020 22:57 #5 da Raid81
I medici che seguivano il tuo ex compagno mentre era in coma non erano degli virologi. Comunque ricostruire la cronologia di 20anni di terapia non è semplice. I medici non sapendo lo stato di salute pregresso non si sono preoccupati più di tanto di farlo consigliandoti di fare il test che avrebbe solleva, comunque, qualsiasi dubbio. Il rischio non lo sapevo realmente quantificare ma il loro consiglio "faccia il test" era il più ovvio e pratico che potessero darti.
Quanto a tutta la tua storia comprendo pienamente il tuo stato d'animo (o quanto meno ci provo); dopo tutto quello che ti ha ferito veramente nel profondo è l'essere stata intellettualmente tradita. Ti ha nascosto la verità, brutta e scomoda, ma solo chi ci convive quotidianamente sa quanto realmente brutto possa essere....non tanto la malattia in se, ma la convivenza con altri. Io sono del parere che in un relazione la fiducia e la schiettezza sono alla base di tutto, ma non condannarlo ma prova ad immedesimarti in lui...tutte le paure ed angosce che lo potevano affliggere. Quando avrai voglia, più in là, prova a parlargli serenamente...di certo ti aiuterà a capire molte più cose.
Buona fortuna per tutto.

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07/08/2020 09:50 #6 da Lauretta1984
Risposta da Lauretta1984 al topic nasconde la sua sieropositività per cinque anni
Perche scegliere se stare o no con un sieropositiva nn e discriminazione?sono persone come le altre ..si e discriminazione ..a maggior ragione se sono sotto terapia

🌹

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08/08/2020 15:31 #7 da Vincenza
Risposta da Vincenza al topic nasconde la sua sieropositività per cinque anni
Come potevo discriminare se non sapevo niente ?  e perchè scegliere secondo te è discriminare? non è la malattia in se che spaventa , ma è la mancanza di lealtà. Come si può pretendere di costruire un rapporto duraturo basato sulla fiducia se non si ha il coraggio di portare tutto di se stessi...non dico nell'immediato ma almeno non dopo cinque anni.
 Poi chiaramente ogni caso è un caso a se..... a me comunque non me lo avrebbe mai detto. Se leggi il mio primo post, sono stati i medici ad informarmi ? rimango con il dubbio, se avevo o no il diritto di sapere. 
Comunque sappi che fare il test, con la paura di essere stata infettata dalla persona che dice di amarti e che per di più in coma al momento della "rivelazione" e qualcosa che ti strappa il cuore. Dopo un anno posso asserire che nel mio caso non me l'ho a detto per convenienza, egoismo. Ha mentito su molte altre cose......quindi che dire. A ognuno la sua scelta, chiaro però che ci sono delle conseguenze per tutto. Saluti

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08/08/2020 15:37 #8 da Vincenza
Risposta da Vincenza al topic nasconde la sua sieropositività per cinque anni
Grazie, a distanza di tempo, tanto altro è uscito e se avessi anche voluto provare a capire, non mi è stato proprio possibile. Coprire o cercare di coprire la propria responsabilità incolpando  o scaricando a terzi  ecc...... Non è un assunzione di responsabilità, le bugie sono come mine vaganti, non sai ne quando e in che modo esploderanno. A me è necessaria una chiarezza totale. Tutto qua. Ma ogni caso credo sia un caso a se. Grazie per la risposta 

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08/08/2020 19:06 #9 da VERO
Dal momento che il tuo partner era in terapia ,non hai rischiato nulla e secondo me ha fatto bene a non dirti nulla ,vista la somma ignoranza su come si trasmette il virus .Nessuna possibilita' di trasmettere il virus con viremia azzerata o massimo 200. Invito tutti i sieropositivi in terapia con viremia azzerata a non confidarsi sulla propria sieropositivita' e aspettare che la storia si esaurisca da se' ,che non con la sola  dichiarazione di sieropositivita'.

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09/08/2020 09:10 #10 da Vincenza
Risposta da Vincenza al topic nasconde la sua sieropositività per cinque anni
Dalla sua risposta Vero, comprendo molte difficoltà relazionali di chi è sieropositivo. Vorrei ancora sottolineare che non l'ho lasciato perchè sieropositivo, ma perchè disonesto.
Credo che se almeno qualche tempo dopo, almeno quando lui decise di fare a meno del preservativo, e forse era quello il momento giusto per confrontarsi, si fosse confidato e mi avesse chiaramente informato della sua malattia, non solo non lo avrei lasciato, ma avrei sicuramente apprezzato l'onesta e la fiducia. Costruire un rapporto duraturo presuppone dei valori, almeno per me abbastanza concreti.
Se poi invece lei asserisce di vivere le relazioni e aspettare che finiscono , mi rendo conto che l'investimento nel rapporto è molto basso. e allora si non vale la pena confidarsi. Ma si tratta di due situazioni differenti. 
Credo sia doveroso la mia precisazione. 
Al contrario di lei, essendo la parte ferita dalla disonesta del mio ex, invito invece alla sincerità, se almeno si vuole costruire qualcosa di duraturo.
La ringrazio

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09/08/2020 10:15 #11 da VERO
Difatti per me' e' inconcepibile una storia duratura e monogama .Non ci credo.

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09/08/2020 18:18 #12 da Clau81
Capisco  che  non  sia  facile  confidare un  problema  di  salute di questo  tipo ,  pero'  credo  altrettanto  che  sia  onesto  per  gli altri  ma  anche  per  te stesso  (vivere  la  relazione  serenamente)  liberarsi  con chi crediamo  vicino  a  noi ,  come  una relazione  che  riteniamo  importante. Sinceramente  non  capisco  molto   VERO  che  inzia  le relazioni  gia  pensando  alla fine...va bene  se capita  un avventura,   pero'  nella  vita  puo  accadere  di   sentirsi  meglio  con  una   persona...e   cercare   di  affrontare  il  problema . Non  dico  che  per  forza  deve  finire  bene  ...l altro  puo  non  accettare  ma  cavoli   non  credo   che  il  pessimismo   faccia  bene  a chi  ha  gia   qualche  pensiero  per   la   testa.  Dati  dimostrano  che  alcune  coppie  rimangono  tali  altre  no  ,  perche  noi  dobbiamo  pensare  pessimista?  Ognuno   la vede   nel  suo  modo  e' chiaro ,  io la penso  cosi  .Grazie  .Buona  serata  a  tutti.

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09/08/2020 22:18 #13 da VERO
Io sto bene da solo e non mi sottometto a nessuno. Solo avventure .

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10/08/2020 12:32 #14 da Clau81
confessare  un proprio  problema  sarebbe   sottomettersi?  non  credo...

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12/08/2020 21:16 #15 da VERO
No, ma per un po' di nerchia ,non vale la pena cercare storie serie ....cosi' sono libero.

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13/08/2020 15:47 #16 da Clau81
Per  l'amor  del  cielo   ci  mancherebbe ,  ognuno  ha  i suoi  gusti  e  propri   obiettivi.

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