Consigli.

Salve a tutt, 
sono un ragazzo di 26 anni che ha scoperto ad ottobre di aver contratto l'HIV. Appena scoperto ho iniziato subito la terapia e già dopo un mese ero non rilevabile. Il mio problema, se può essere considerato tale, è che sono fidanzato con un ragazzo da 5 anni e che lui fortunatamente non è positivo ( l'ultimo test lo ha fatto a fine gennaio). Lui, ovviamente, si è spaventato ed ora mi risulta difficile rassicurarlo o aiutarlo a superare la cosa. Un po' perché ho paura di fargli del male (gli viene un po' di febbre io mi spavento e lui pensa di averlo preso), un po' perché la mia reazione alla cosa è stata troppo razionale  (ho accettato la mia condizione molto velocemente) e un po' anche perché a volte mi dice che ho rovinato tutto e che sono stato un idiota a non proteggermi come si deve. Io non so bene come fare .... per evitare che in me veda solo la mia condizione e non più chi sono io. Purtroppo questa situazione sta continuando da ottobre ad oggi. 
Quindi la domanda è : qualcuno è stato nella mia situazione ? C'è qualche coppia che è sierodiscordante che può darmi consigli anche in ambito sessuale su quello che si può o meno fare ? 
Vi ringrazio per il tempo che spenderete per aiutarmi. 

Basta che al tuo ragazzo gli fai leggere un testo di medicina dove c'e scritto che una persona con hiv e in terapia con viremia non rilevabile o al massimo fino a 200 non puo' infettare nessuno anche facendo sex completo senza protezione. Se capisce che non corre nessun pericolo , bene , senno' lo puoi sempre mandare a quel paese.

Ciao Andre96! Anche io mi trovo in una coppia sierodiscordante. Posso immaginare come ti senta tu e posso immaginare come si senta il tuo compagno, anche se poi ogni situazione di coppia è totalmente personale.Alla fine, state imparando a vivere con questa nuova condizione relativamente da pochi mesi… forse serve solo ancora un pochino di tempo. L’unico consiglio che mi viene da darvi è parlarne tra di voi e informarvi entrambi il più possibile, sopratutto il tuo compagno. Magari potrebbe essere una buona idea farlo venire con te ad una visita con il tuo/a infettivologo/a…così può chiarire lì direttamente tutti i suoi dubbi. Un passo alla volta, rispettando i tuoi tempi e i suoi, vedrai che si sbloccherà tutto. Come ogni situazione nuova nella vita, di qualsiasi entità e genere, c’è chi affronta il cambiamento più velocemente di altri. Vedrete che ad un certo punto, quando avrete superato questo momento, quasi vi dimenticherete di tutto quanto. In bocca al lupo!

Gliel'ho già fatto leggere, ma rimane sempre un po' di astio nei miei confronti per le disattenzioni che ho fatto prima di conoscere lui. So che è un problema principalmente suo, però mi dispiace di aver contribuito a farlo stare peggio. Comunque ti ringrazio per il tempo e per avermi risposto.

Si ti ringrazio per i consigli e per il tempo. È che mi trovo in difficoltà e un pensiero in più mi può solo aiutate a tenere duro. E cercare il modo migliore per affrontarlo. Grazie mille ancora.

Il mio ragazzo è stato molto spaventato quando 5 anni fa io sono risultato sieropositivo dopo aver effettuato i suoi analisi e i risultati erano negativi la mia dottoressa li ha spiegato benissimo come sono veramente le cose siamo tornati a una vita normale come prima.

Dove sei in cura ti avranno sicuramente detto se volevi parlare con una psicologa o psicologo . Se può servire a te ma soprattutto al tuo compagno ad accettare il fatto che sei sieropositivo potete farvi aiutare , oramai inutile tornare indietro con i pensieri , il passato purtroppo non si può cambiare . Io non faccio parte di una coppia sierodiscordante però se dovrebbe capitarmi e la mia partner si dovrebbe fare problemi per prima cosa la porterei con me quando faccio la visita dal mio infetttvologo così sentirebbe con le sue orecchie cosa dice l' infettivologo in modo che la mia partner diventi più serena e se servirebbe la porterei anche dalla psicologa in modo che la psicologa aiuti la mia parte ad accettare la mia sieropositività al 100% . Ciao e buona giornata.

Mi dispiace ma nn c e niente da 'accettare'.. solo conoscere al limite..se già fatica e usi la parola accettare per me puoi anche andare .. posso 'accettare' di correre un rischio..ma sappiamo che sotto terapia nn siamo nessun rischio cosa c e da accettare allora? allora te lo dico io..allora fuori!

Ciao Lauretta , io ho parlo di accettare perché da ciò che ha scritto l' utente che ha creato l' argomento è in crisi di coppia per via dell' HIV perché il suo partner fa fatica ad accettare una nuova situazione quindi secondo me portarlo con lui dall' infettivologo può rasserenare la relazione sentendo con le proprie orecchie ciò che dice l' infettivologo come gli ha già suggerito , secondo me giustamente , un altro altra utente. E se serve per rasserenare il rapporto anche andare da una/o psicologa/o può solo aiutarli secondo me .

Può aiutarli sicuramente..ma quando lui e già così problematico io lascio andare..se già te lo fa pesare in questo modo..

Lauretta , io la penso come te . Cioè anch' io lascerei andare se qualcuno/a mi fa pesare il fatto che ho l' HIV . Oltretutto non è una cosa bella e giusta fare pesare al proprio partner il fatto di avere l' HIV . Infatti una cosa che l' utente Andre96 non deve fare è sentirsi in colpa perché il problema è del suo ragazzo che fa fatica , non suo perché ha l' HIV , ci mancherebbe altro .

Se neppure le argomentazioni mediche certificate su hiv e trasmissione impossibile a chi e' in terapia da tempo con viremia azzerata o fino a 200 ,non bastano a tranquillizzare , l'unica cosa da fare e' quella di mandare H:GARE la persona a causa della sua ignoranza e pregiudizio nei confronti di persone hiv positive.

ciao,
ti posso chiedere come l'hai scoperto? esami di routine o hai avuto dei sintomi?
grazie

La cosa migliore da fare e' il test hiv se si hanno avuto dei rapporti sessuali non protetti ,lasciando perdere i sintomi che possono essere di altra natura.