Supporto psicologico

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13/05/2022 15:34 #1 da Frida
Supporto psicologico è stato creato da Frida
Buonasera, poco tempo fa, a 30 anni, ho scoperto che mia madre é sieropositiva da quando sono nata io praticamente. Purtroppo lei e mio padre (morto quando avevo 6 anni) hanno avuto un passato di dipendenze che ha causato tanti problemi.
Non so come stare vicina a mia madre e aiutarla perché, oltre ad essere una persona con un carattere particolare, sta male fisicamente e noto che ogni volta che un medico scopre che é sieropositiva e ha avuto dipendenze in passato, cambia quasi atteggiamento. 
Purtroppo, solo ora riesco a collegare tanti eventi di tutta la mia vita ma non so come aiutarla. 
Spero di poter parlare presto con l'immunologo che la segue da sempre e farmi un'idea un po' più chiara del suo caso. 
Sono riuscita a convincerla a rivolgersi a una psicologa ma ora sono io che sento di avere bisogno di aiuto per poter aiutare anche lei. 
Grazie per il tempo

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19/05/2022 17:33 #2 da madi
Risposta da madi al topic Supporto psicologico
Ciao, immagino che deve essere stato un colpo per te.
Io a mia figlia ho detto della mia sieropositività quando aveva 16 anni e ti direi che, sul momento, non l'ha presa benissimo ma poi piano piano ha realizzato e si è tranquillizzata quando ha capito che in fondo  non ero in pericolo imminente di vita. Scoprirlo, presumo da sola, a 30 anni, quando sei già una donna adulta deve essere stato faticoso, immagino,
Detto ciò, mi sento di dirti di non sentirti responsabile per tua madre, noi madri a volte siamo egoiste. Fai quello che ti senti di fare senza caricarti troppo ma, soprattutto, prima di aiutare lei, aiuta te stessa perché se non elabori e accetti tutto quanto è successo e ti addolora e preoccupa, potresti non riuscire a darle alcun supporto valido e rischi di cedere anche tu. 
Ti mando un abbraccio virtuale.
 

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19/05/2022 23:00 #3 da VERO
Risposta da VERO al topic Supporto psicologico
La notizia della sieropositivita' e' sempre una botta almeno all'inizio, poi quando si realizza che basta seguire la terapia per non essere piu' contagiosi ed avere cosi' i cd4 ok, si e' in pratica come un sieronegativo ....non serve nessun aiuto psicologico, serviva negli anni 80 quando avere l'hiv era come una condanna a morte ,perche' non c'era una terapia valida. I tempi sono cambiati !

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20/05/2022 12:11 #4 da madi
Risposta da madi al topic Supporto psicologico
Hai ragione Vero, ma qui credo che ci sono altre questioni perché non sta scrivendo una persona che ha appena scoperto la propria sieropositività ma quella dei propri genitori che lo erano praticamente da sempre.
Apprendere che i tuoi ti hanno nascosto, anche se sicuramente a fin di bene, una cosa così importante, un po' in crisi ti ci fa entrare, mi pare di aver capito, inoltre, che i problemi della madre non dipendano interamente dall'HIV che in questo caso potrebbe essere solo una complicanza ulteriore.
Poi se riuscissimo a pensare che tutti siamo fatti diversamente dagli altri e gli altri da noi stessi, potremmo anche immaginare che le reazioni agli eventi che ci capitano sono anch'esse diverse da persona a persona. ad esempio,. Io ho saputo di avere l'HIV nel 1990 (oltre trent'anni, più o meno quelli di Frida) quando non esistevano terapie e dopo essermi disperata per me perché ero certa che sarei morta presto, per il mio compagno perché mi spaventavo di averlo contagiato, per la mia bimba appena nata perché ero terrorizzata di averle trasmesso il virus e perch* pensavo in ogni caso che sarebbe cresciuta senza mamma, sono comunque riuscita a riprendermi una sorta di normalità, anche in quegli anni, ma non ti posso dire con certezza che la mia vita fosse normale perché non lo so come sarebbe stata senza l'hiv e come averlo contratto abbia potuto incidere sul corso della mia esistenza, ma non posso escludere che altre persone abbiano reagito diversamente da me.
 

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20/05/2022 12:46 #5 da VERO
Risposta da VERO al topic Supporto psicologico
Il mio ragionamento vale anche per chi deve accettare la sieropositivita' altrui.

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21/05/2022 13:38 #6 da madi
Risposta da madi al topic Supporto psicologico
ottimo, allora abbiamo risolto tutti i problemi legati all'HIV

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21/05/2022 15:19 #7 da MONZA 71
Risposta da MONZA 71 al topic Supporto psicologico
Io penso che ha ragione Madi . Cioè non siamo tutti uguali e se alla diagnosi ci propongono i colloqui psicologici un motivo c'è. Per i problemi che ho avuto io pure io sono ricorso agli aiuti psicologici e non c' è niente di male a ricorrere agli aiuti psicologici .

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22/05/2022 10:13 #8 da Clandestino
Risposta da Clandestino al topic Supporto psicologico
Cara Frida mi ha colpito molto la frase in cui comunichi che "ogni volta che un medico scopre che é sieropositiva e ha avuto dipendenze in passato, cambia quasi atteggiamento".
Io sono sieropositivo da almeno 36 anni e a me questo fatto di incontrare medici talmente miserabili da cambiare atteggiamento appena saputo della mia sieropositività succedeva tanti anni fa, mentre ora, soprattutto i medici giovani e soprattutto le dottoresse (perché le donne sono migliori degli uomini, è risaputo) non cambiano minimamente il loro comportamento sapendo che ho l'HIV, anzi mi trattano meglio.
Questa tua frase mi ha fatto considerare due possibilità:
Prima possibilità: forse incontri spesso medici così miserabili perché nella nostra società malata le persone più schifose trattano con più durezza le donne degli uomini perché credono che le donne sono più remissive mentre temono l'aggressività degli uomini (mi è già successo che certi medici gentili con me che sono maschio sono stati poi scontrosi con mia madre: me lo ha detto lei).
Seconda possibilità (e spero di non essere frainteso perché io vivo a Genova e odio il partito nazista colorato di verde, ma ho un po' viaggiato, notando che al Sud, pur essendoci aspetti migliori che al Nord, c'è anche qualcosa di peggio): forse incontri spesso medici così miserabili perché nella tua regione, che non so quale è, c'è una mentalità retrograda...
... O forse, terza possibilità, vivi in un piccolo centro con un piccolo ospedale per cui trovi i medici peggiori?
Oppure, quarta possibilità che mi viene in mente ora, i medici italiani più bravi fuggono all'estero?
In effetti io dico di abitare a Genova, perché ho sempre abitato a Genova e frequento Genova e vado sempre all'ospedale di Genova, ma abito in un paese a quindici chilometri da essa, e ho faticato a trovare un medico della mutua come si deve, dato che molti simpatizzavano per lo schifoso dei 49 milioni e io dovevo cambiare medico, fino all'arrivo di una giovane dottoressa che non è ancora fuggita all'estero

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26/05/2022 17:51 #9 da Frida
Risposta da Frida al topic Supporto psicologico
Grazie a tutti per le parole e il supporto.
Purtroppo probabilmente venendo dal sud e da un piccolo paesino, la mentalità é davvero chiusa e porta a disservizi e non solo. 
La situazione di salute di mia madre si é aggravata per via di un problema al colon per la quale ancora devono fare accertamenti ma i medici sono stati già chiari e non lasciano presumere niente di buono. 
Fortunatamente, in questa struttira, dove é  presente l'immunologo che la segue da sempre, ho riscontrato molta umanità e rispetto e questo mi ha commossa. 
Sono molto provata perché non vorrei morisse adesso. Mi piacerebbe farle sapere che io la amo come madre e la accetto per la persona che é. 
Non ho nessun parente in vita praticamente oltre a lei e ho paura. 
Un abbraccio a voi tutti che siete una mano sulla spalla per una persona come me in ina situazione cosi

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26/05/2022 22:52 #10 da MONZA 71
Risposta da MONZA 71 al topic Supporto psicologico
Tutte l' amore che dimostri per tua mamma diglielo , non tenerti dentro niente . Diglielo che gli vuoi un mare di bene. Mi dispiace che abbia dei problemi di salute che si sono aggiunti . Forza e coraggio vedrai che magari tua mamma ritornerà a stare bene ❤️

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26/05/2022 23:01 #11 da MONZA 71
Risposta da MONZA 71 al topic Supporto psicologico
Io ho accudito mia mamma che aveva l' Alzheimer e poi ha avuto un emorragia cerebrale ed era rimasta allettata . L' abbiamo accudita io e la mia famiglia a casa fino a quando purtroppo 3 anni fa è venuta a mancare . Quindi ti capisco quando dici che hai paura che muore per il fatto che ha il problema che hai detto . Però fatti forza che magari guarisce e ritorna a stare bene . E tutto l' amore che provi per tua mamma diglielo anche a voce , non tenerti dentro tutto . Anche se sono sicuro che tua mamma lo sa che la ami e che gli vuoi un mare di bene .

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27/05/2022 08:02 #12 da Frida
Risposta da Frida al topic Supporto psicologico
Non poterle fare visita poi é veramente difficile perché rende ancora più complicato capire come sta davvero.
Quando rientrerà dall'ospedale, vorrei poter diventare il suo tutor amministrativo (credo si chiami così) ma non so bene come funzioni l'iter al riguardo. 
Avrei voluto scoprire tutto prima anche per potermi confidare con voi. 
Purtroppo, anche se sembra assurdo, di certe malattie non si può parlare senza essere addittati. 
Un abbraccio 

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27/05/2022 13:41 #13 da MONZA 71
Risposta da MONZA 71 al topic Supporto psicologico
Ma perché non puoi fargli visita ?

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27/05/2022 18:32 #14 da Frida
Risposta da Frida al topic Supporto psicologico
Non posso farle visita perché é stata ricoverata in un reparto che, vista l'emergenza covid, ha anche dei pazienti positivi e quindi é chiuso alle visite esterne

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