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Test negativo, ma paura di avere comunque il virus
- Mjolnir76
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A fine giugno 2019 ho fatto un piercing e un tattoo piccolo (mai li avessi fatti) in un centro specializzato, credo abbiano usato tutto il materiale sterilizzato, però non ho avuto modo di osservare attentamente tutti i passaggi.
Quindi, per stare tranquillo:
- a 30 giorni, ho eseguito un test di sangue HIV 1-2 (Anticorpi) risultato NEGATIVO (intervallo di riferimento NEGATIVO), metodica ECLIA;
- dopo 100 giorni ho eseguito un altro test di sangue HIV 1-2 COMBO (Anticorpi e antigene p24) risultato NEGATIVO (intervallo di riferimento NEGATIVO), metodica CHEMILUMINESCENZA;
- dopo 6 mesi e 8 giorni ho effettuato un test di sangue HIV 1-2 (Anticorpi) risultato NEGATIVO (valori di riferimento NEGATIVO), metodica CHEMILUMINESCENZA;
-infine, dopo 9 mesi ho effettuato un ultimo test di sangue HIV 1-2 (Anticorpi) risultato NEGATIVO (valori di riferimento NEGATIVO), metodica CHEMILUMINESCENZA.
In tutto questo tempo ho fatto anche altri esami: HCV-AB (negativo più volte), diversi emocromo, tutti gli esami del sangue di routine, Ves, proteina c reattiva, immunoglibuline igg, iga, igm, tutti nella norma.
Ho gli anticorpi dell'epatite A e B, presenti nel sangue, per vaccini fatti 20 anni fa.
Ho fatto anche una visita ematologica, quest'ultima perché lo scorso ottobre 2019 da un'ecografia (ripetuta anche una 2^ volta), mi hanno trovato la MILZA AUMENTATA di dimensioni (diametro longitudinale di circa 126 x 53 mm) ad ecostruttura parenchimale omogenea, in assenza di lesioni focali.
L'ematologo a novembre mi ha detto di ripetere l'eco a maggio 2020, per monitorare l'andamento.
La questione è questa, in quest'ultimo periodo:
- a volte mi capitano sudorazioni notturne;
- da circa 50 giorni, nonostante terapia antibiotica e sciroppi, ho la gola molto arrossata e tosse secca, che l'Otorinolaringoiatra ha attribuito a reflusso gastroesofageo;
- nelle ultime 3 settimane sto avvertendo un indolensimento generalizzato alla muscolatura di gambe e braccia;
- ho qualche piccolo arrossamento epidermico in viso ed una neoformazione (da circa 3 mesi) che si forma, si scoppia (con fuoriuscita di sangue e poco pus) e poi si riforma nuovamente (sono in attesa di exeresi chirurgica);
- un senso di prurito su tutto il corpo;
- qualche piccolo arrossamento alla pelle interna che copre il glande;
- la lingua molto bianca e qualche piccola lesione in bocca e sulla lingua;
- una capillarite nasale, con piccole e microscopiche fuoriuscite di sangue (non a livello di epistassi), che sto curando con Rinopanteina, ma stenta a passare, nonostante stia facendo la terapia da diversi giorni;
- talvolta ho le feci molto cremose;
- sento al tatto i linfonidi dell'inguine, fortunatamente non mi fanno male e non mi sembrano ingrossati più di tanto.
Sono consapevole che i test eseguiti (mi hanno detto essere tutti di 4^ generazione, con ricerca dell'antigene 24) sono NEGATIVI e che probabilmente sono stati fatti tutti nei tempi giusti, ma la preoccupazione è tanta, soprattutto alla luce di tutti gli altri sintomi descritti e dell'ingrossamento della milza (riscontrato ad ottobre 2019).
Un'ultima cosa, ho la colinesrerasi alta, a 15.000 (il massimo dovrebbe essere 12000).
Non mi sento tranquillo, anzi sono terrorizzato.
Vi chiedo se almeno dal punto di vista dei Test eseguiti (l'ultimo a gennaio 2020) posso ritenerli DEFINITIVI oppure la milza può aver influito sul risultato?
Ringrazio infinitamente.
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ti premetto che LilaChat non è un forum medico e non è prevista la presenza di medici, dunque, per quanto riguarda la milza, i sintomi che riferisci e i valori alterati, l’unico suggerimento che posso darti è quello di rivolgerti ad uno specialista.
Per quanto riguarda l’Hiv, tieni presente che i centri specializzati che fanno piercing e tatuaggi hanno l’obbligo di utilizzare strumenti sterili e di adottare delle norme igieniche per proteggere sia i lavoratori che i loro clienti dal rischio di contrarre l’Hiv e altre infezioni. Non c’è dunque alcun motivo di ritenere che ti sia esposto ad un rischio e non c’è alcuna indicazione ad effettuare il test per l’Hiv. Anche volendo ipotizzare che tu abbia corso un rischio reale (immaginiamo che tu abbia avuto un rapporto sessuale non protetto dal profilattico), un test combinato a 100 giorni è più che sufficiente ad escludere in modo certo e definitivo l’infezione da Hiv. In nessun caso è necessario ripetere il test a 6 e a 9 mesi. Non c’è dunque alcuna possibilità che tu abbia contratto l’Hiv in occasione del piercing e del tatuaggio, le tue preoccupazioni sono completamente infondate.
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Tuttavia, mi assale un grande dubbio e scusate se ve ne parlo nuovamente.
È circa un mese che mia moglie e mio figlio stanno avendo sintomi strani (diarrea, linfonodi collo ed orecchio ingrossati, sfoghi cutanei strani, sudorazioni notturne).
Loro il test non l'hanno fatto perché lo sprovveduto sono stato io.
Purtroppo, in questo tempo, ho condiviso con loro bagno, asciugamani, posate ed altro. I rapporti con mia moglie sono stati sempre con profilattico.
Il mio timore più grande e che mi abbiano sbagliato i test fatti col metodo di chemiluminescenza in un laboratorio privato o che io sia un caso di falso negativo, seppure sia passato tutto questo tempo.
Sono disperato....ho tanta paura per mia moglie e mio figlio.
Posso sembrarvi pazzo, ma vi prego datemi una risposta e un supporto...con mia moglie ho un rapporto di fedeltà reciproca (escludo che abbia avuto rapporti extraconiugali) quindi lei il test non l'ha fatto, perché lo ritiene non necessario.
Per favore datemi un consiglio o un parere, non riesco a tranquillizzarmi.
Non riesco a spiegarmi i sintomi di mia moglie e mio figlio e con questa emergenza covid-19 nessuno li vuole visitare.
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come ti ho spiegato non hai corso alcun rischio di contrarre l’Hiv e comunque i test che hai fatto sono assolutamente validi. L’unica certezza che posso darti è che non hai l’Hiv e che quindi non puoi averlo trasmesso alla tua famiglia. Su questo non c’è alcun dubbio.
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Voi, in tal senso, sulla base della vostra esperienza, pensate che la CHEMILUMINESCENZA sia una tecnica appropriata per il test Hiv?
Grazie ancora e saluti
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Ho fatto un tattoo ed un piercing a fine giugno 2019 e, da allora, è iniziato il mio calvario, probabilmente anche psicologico.
Ho già fatto 4 test (tutti Chemiluminescenza), l''ultimo a 9 mesi dal potenziale fattore di rischio, tutti negativi, ma sono ormai 3 mesi che ho un senso di malessere diffuso, una faringite cronica, alcuni episodi di comparsa di bollicine ed orticaria in diverse parti del corpo, una tosse secca da 3 mesi, alcune piccole ulcere alle bocca che vanno e vengono, la lingua bianca, granuli di fordyce sulle labbra e da una settimana la temperatura che in alcune ore del giorno arriva a 37,5.
Voi ed altri forum simili al vostro mi avete rassicurato in più occasioni, ma come faccio a tranquillizzarmi se continuo a stare così? Addirittura, preso dal terrore per questo virus, ho anche pensato che posso essermelo preso in clinica (ad inizio febbraio 2020 mi sono sottoposto ad un intervento per emorroidi ed ho anche condiviso per 2 giorni un bagno destinato ai degenti della clinica; in stanza con me c'erano altri 3 pazienti).
Ora, a distanza di 3 mesi dal ricovero, sto pensando di fare il 5° test (analisi di sangue) per Anticorpi Hiv 1-2.
Mi suggerite di fare qualche analisi in particolare, diversa dal solito test, per avere una sicurezza al 100% di non aver contratto l'HIV?
Sto vivendo male questo stato di incertezza e mi stanno assalendo mille dubbi.
Purtroppo anche mia moglie e mio figlio stanno patendo questo stress che mi porto addosso.
La mia paura è che nel laboratorio privato mi abbiano sbagliato le analisi (lo so che è assurdo pensarlo), oppure che gli anticorpi non si siano ancora formati per una ragione a me sconosciuta.
Vi chiedo un consiglio su che analisi più approfondita svolgere o se ripetere nuovamente la ricerca degli anticorpi.
Grazie e scusate per il disturbo.
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invece di aprire una nuova discussione sulla stessa questione, è preferibile continuare la discussione originaria, anche perché diverse informazioni ti sono state già date. Per questo motivo ho spostato qui i tuoi ultimi interventi.
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Mjolnir76 ha scritto: Mi suggerite di fare qualche analisi in particolare, diversa dal solito test, per avere una sicurezza al 100% di non aver contratto l'HIV?
Sto vivendo male questo stato di incertezza e mi stanno assalendo mille dubbi. Purtroppo anche mia moglie e mio figlio stanno patendo questo stress che mi porto addosso.
Riprendo il discorso dall’ultima domanda che poni:
1. L’unico modo per accertare o escludere l’infezione da Hiv è quello di fare il test per l’Hiv. Non ci sono altre analisi particolari da fare. Solo il test per l’Hiv.
2. I test che hai fatto offrono già la sicurezza al 100% che tu non abbia contratto l’Hiv.
Come ti ho già detto, l’unica certezza è che tu non abbia l’Hiv. Su questo non c’è alcun dubbio.
L’unico suggerimento che posso darti è quello di prendere in considerazione il fatto che tu possa soffrire di un disturbo d’ansia: i disturbi d’ansia e i pensieri ossessivi sono diffusi e possono focalizzarsi sull’Hiv, ma con il giusto supporto possono essere affrontati e superati. Potresti dunque valutare l’opportunità di cercare un supporto psicologico che ti aiuti in questo momento particolarmente difficile della tua vita.
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