PEP e FEBBRICOLA

Ciao a tutti, sono consapevole che l'unico modo per aver una diagnosi sia il test, in attesa dell'appuntamento in ambulatorio, vi racconto che successo..

2 mesi fa mi si è rotto preservativo in rapporto vaginale con prostituta 
Entrambi poche ore dopo assumiamo la terapia PEP post esposizione.

2 settimane dopo l'episodio a rischio facciamo test di quarta generazione insieme ed entrambi siamo negativi, cosicché decidiamo di interrompere la terapia.

A fine maggio prendo un pesante raffreddore evoluto poi in sinusite.
Sono ancora in cura con antibiotico e sembra stia passando.. PERÒ ho fin dall'esordio del raffreddore una febbricola (36.8/37.5) persistente nelle prime fasi, ed ora solamente la sera, nonostante la sinusite sia passata..
Le mie domande sono 

1) Nel caso malaugurato che la prostituta si sia infettata nei 20/30 giorni prima del test negativo..
È possibile che l'assunzione per 2 settimane della PEP abbia slittato il comparire dei sintomi da siero conversione ? Ovvero a distanza di 2 mesi come nel mio caso..

2) Nei casi in cui la siero conversione è sintomatica, la febbre si presenta lieve o alta (+38°) ? 

3) La presenza (eventuale) di febbre dovuta alla siero conversione è sempre accompagnata almeno da linfonodi gonfi/rush cutaneo oppure si può presentare senza nessun sintomo ? Inoltre, scenderebbe tramite Tachipirina o no ?

Grazie 1000 a chi risponderà    
 

Ciao Larry,
fissare l’attenzione sui sintomi non è d’aiuto proprio perché la sieroconversione può essere asintomatica o possono manifestarsi sintomi, più o meno acuti, comuni a molte altre infezioni. Come già sai, l’unico modo per escludere con certezza l’infezione è quello di fare il test.