Nuovo farmaco che eradica definitivamente hiv?

Ho appena chiesto a che punto siamo al reparto di infettivologia che mi segue da sette anni a Genova. L'infettivologo mi ha risposto che attualmente l'unico tentativo possibile serebbe un trapianto di midollo, ma che per una terapia definitiva si è ancora in alto mare. Ho rinunciato ad approfondire.

Oltre il trapianto del midollo ci sarebbe anche il trapianto di cellule staminali da cordone ombelicale in quanto il virus nel momento in cui incontra materiale genetico diverso da quello incontrato fin dall'inizio dell'infezione diciamo che "sballa" e quindi disorientato si smarrisce fino a perdersi e quindi l'organismo lo espelle. Sono interventi delicati, ma tecnicamente possibili anche se rischiosi peccato però che su questo campo ci sia poca sperimentazione.

Per il resto ecco un articolo del settembre scorso sulla sperimentazione in atto su un nuovo farmaco quale cura definitiva.
biomedicalcue.it/hiv...%20bada%20il%20virus

Forse sarà una mia impressione, ma molti infettivologi sono poco aggiornati seguono il protocollo di routine e questo è corretto però credo che chi si ritrova addosso il virus oltre a sperimentare tutti gli effetti della cura antiretrovirale, di felice avvento, spera sempre che dopo 40 anni arrivi la cura definitiva. Ogni medico dovrebbe sperare insieme al paziente e aggiornarsi e informare senza false illusioni.

Non riesco a capire come mai alcuni farmaci all'estero sono in uso da molto più tempo rispetto all'Italia. Ad esempio: io ho iniziato con Lamuvidina e Dolutegravir adesso fusi in un'unica compressa chiamata Dovato. Il medico me l'ha data nel 2021 mentre in America veniva già utilizzata dal 2016. Boh?!?

Il mio medico quando io chiedo è sempre aggiornato . Dipende sempre da medico a medico. Il mio , quando chiedo informazioni è sempre informato . Anzi , nell' ospedale dove sono in cura io a Monza partecipo a una ricerca che stanno facendo già da qualche anno . Ogni volta che faccio gli esami mi prelevano una provetta in più da dare alla ricerca. Comunque la Lila è molto informata su le ricerche che fanno e pubblica sempre le novità sulle ricerche e non mi sembra che siamo vicini a una cura definitiva . Poi il covid sicuramente ha rallentato anche le ricerche . Poi se penso agli anni ottanta / novanta e primi anni duemila sono contento che le terapie esistono e sono sempre meno invasive . La scienza ha fatto passi da gigante sull' HIV .

Certo siamo ancora vivi, e questo è un ottimo risultato. La sfida attuale è la qualità della vita. I miei medici, dei quali mi fido, mi dicono che le ricerche innestate dalla pandemia covid hanno aperto nuovi orizzonti sulla possibilità di un vaccino preventivo curativo anche per hiv. Mi candido sempre ad ogni sperimentazione, ché credo di doverlo a chi verrà dopo di me. Aspetto e, attualmente, non sono felice, ma questo ha a che vedere con le vicende personali di ognuno. Grazie, comunque, per condividere. E' già un grande aiuto!

Si anche io partecipo al programma di ricerca e quando vado a fare gli esami una provetta va proprio a questo scopo, sarei pronto anche a rendermi disponibile alla sperimentazione di questo nuovo farmaco EBT-101. Il gruppo di ricerca in America ha avuto dal FDA l'autorizzazione per iniziare la Fase Uno nel quarto trimestre del 2020.

Ottoetti , la vita a me l' ha cambiata proprio visto che devo convivere anche con una complicanza cronica correlata all' HIV e prendo dodici farmaci al giorno . Però mi adeguo . Tanto , alternative non ce n'è . Convivo con tutto quello che ho e vado avanti .

E anch'io se posso fare del bene e mettermi a disposizione per quelli che vengono dopo . Speriamo che in futuro arrivino cure definitive .